Max domina a suon di bracciate il basso Garda «contro la paura»
Da Bardolino a Sirmione per oltre 12 chilometri a nuoto. La «Traversata del Basso Garda» per Massimo «Max» Tosi, 47enne originario di Peschiera e socio della Canottieri Saló, è nata come una sfida con se stesso, ma vorrebbe diventare nei prossimi anni un appuntamento fisso da estendere ad altri amatori delle acque libere. Con circa 12mila bracciate, in 5 ore 41 minuti, Max ha portato a termine la sua impresa.
Agente immobiliare di professione, a Sirmione, Max è da sempre velista e surfista e da quattro anni anche nuotatore master. Da vincere restava solo la paura delle acque libere, superata sotto la guida del tecnico dell’AvantGarda Desenzano 2.0 Luca Gozzi, che l’ha allenato anche per questa traversata. «Ho avuto qualche difficoltà fisica nel tragitto - racconta Tosi -: crampi a un braccio. Però è stato divertente».
Muta nera, l’inseparabile cuffia rossa con lo squaletto e la boa bianca con la stella della Canotteri. Così il nuotatore ha affrontato il basso Garda. Fin dalla partenza, alle 13 dalla spiaggia di Bardolino, le condizioni meteorologiche erano ottimali: lago piatto e assenza di vento, oltre che corrente pressoché nulla hanno favorito l’impresa per gran parte del tragitto. Negli ultimi tre chilometri, invece, Tosi ha dovuto lottare contro vento contrario e onde. Ma non ha mai mollato. Merito anche degli amici e compagni di squadra che hanno nuotato al suo fianco per qualche chilometro, aiutandolo a tenere il ritmo.
La traversata è stata scortata dalla sua barca a vela, portata dalla compagna Cristina e da alcuni amici, e da un’imbarcazione del nucleo nautico della Protezione Civile del Basso Garda. «Il momento più emozionante è stata la partenza - racconta il nuotatore -, ma anche l’arrivo». Ad attenderlo alla spiaggia del Porto Galeazzi di Colombare c’erano la famiglia e gli amici. «La difficoltà maggiore è stata quando mi sono trovato sopra un banco di alghe, una delle mie paure maggiori. Ma ho superato anche questa».
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