Matrimoni boom, ma in villa è flop

Nell'anno che fa registrare il boom dei matrimoni con rito civile, quelli celebrati in villa fanno flop. Sarà colpa del fatto che sposarsi nella sala delle Muse decorata con affreschi a villa Brunati è una novità introdotta solo a luglio? O sarà l'effetto delle tariffe che sono decisamente alte, o c'è pure lo zampino della crisi?
Chissà. Quel che è certo è che gli sposalizi celebrati nella bella dimora di fine Settecento di Rivoltella sono stati pochissimi: in tutto due. Va precisato che l'ampliamento delle sedi matrimoniali avviato dalla Giunta Anelli è stato poi completato dall'attuale Amministrazione con la determinazione delle tariffe solo attorno al 20 luglio. Qui la tariffa massima per il matrimonio in villa è di ben 1.000 euro se gli sposi sono residenti all'estero. Si scende a 605 euro per i non residenti ed a 253 euro per i desenzanesi.
Si può pronunciare il fatidico «sì», tuttavia, anche nella bella sala dell'Orologio in municipio, dove la tariffa per i residenti ammonta a 51 euro, per i non residenti 253, somma che sale a 605 euro per quanti risiedono all'estero. Ma chi non si può permettere di pagare simili cifre può convolare a nozze gratuitamente nell'ufficio del sindaco o in quello dello stato civile di palazzo Bagatta, sede del municipio.
Solo due, dicevamo, da fine luglio fino ad oggi sono state le celebrazioni in villa. Hanno inaugurato la nuova sede Laila e Massimiliano il 1° settembre scorso, ricevendo una pergamena dal sindaco Rosa Leso che li ha uniti in matrimonio. La loro è stata la prima. C'è stata una seconda cerimonia in ottobre, poi più nulla. E per l'anno prossimo le prenotazioni sono, per ora, solo due in marzo e maggio. Insomma, l'iniziativa non ha dato i frutti sperati.
E sui numeri e sulle scelte fatte dai promessi sposi c'è chi, come il sindaco Rosa Leso, ci vuol riflettere.
«Perché - dice ragionando a voce alta - non riesco a spiegarmi l'impennata delle celebrazioni dei matrimoni civili e quei soli due riti a villa Brunati. Voglio capire se dobbiamo reclamizzare meglio le nostre "location matrimoniali" o se i problemi sono invece altri, magari dovuti ad un comprensibile desiderio di contenimento delle spese. Vedremo».
A documentare lo scarso «appeal» dei matrimoni in villa sono i dati statistici forniti proprio dal primo cittadino. Lo scorso anno i registri anagrafici di Desenzano dicono che sono stati celebrati da sindaco o suo delegato con fascia tricolore 62 matrimoni. Quest'anno alla data del 10 dicembre le cerimonie hanno toccato quota 94, con un aumento tondo tondo del 50%. Fa concorrenza a villa Brunati l'antica chiesa di San Biagio, distante sì e no un centinaio di metri. Quest'anno i matrimoni in questo bel tempio, che tra l'altro è stato recentemente restaurato, sono stati ben ventidue.
Fin qui numeri, scelte, tendenze. Resta da dire che le coppie che intendono contrarre matrimonio civile a Villa Brunati devono prendere contatto con l'ufficio del sindaco almeno venti giorni prima della data delle nozze. Sul terrazzo a lago della villa è possibile predisporre un servizio di catering, mentre è vietato spargere riso, coriandoli o confetti all'interno dei locali utilizzati per la cerimonia.
Ennio Moruzzi
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