Materiale non regolare in vendita: sequestro da Hao-Mai
Dai magazzini di Padova ai negozi di Brescia. Da chi importa dalla Cina a chi poi rivende a clienti della provincia. Corre lungo la A4 il carico di prodotti non conformi alla legge sequestrati in uno dei punti vendita della catena cinese Hao-Mai in provincia.
Su disposizione del sostituto procuratore Roberta Panico la Guardia di Finanza è entrata nel negozio di via Bellini a Roè Volciano, gestito da una donna cinese di 37 anni che risulta ora indagata per frode nell’esercizio del commercio. Rischia da una condanna a due anni ad una multa fino a duemila euro. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Salò hanno scoperto che erano stati messi in vendita prodotti senza il regolare marchio CE e quindi non in regola per il mercato italiano. Sotto sequestro sono stati poste soprattutto lampadine a led e alogene, oltre ad alcuni crick idraulici ed un compressore da auto.
Stando alle indagini il materiale -133 pezzi in tutto - era stato importato e distribuito da una società con sede a Monselice, in provincia di Padova, dove già nelle scorse settimane la Procura aveva effettuato sequestri. Dall’importatore l’inchiesta si è così spostata su chi effettivamente vende al pubblico i prodotti che non rispettano le direttive europee. «La marcatura CE - secondo la legge - non funge da marchio di qualità o d’origine, ma costituisce un puro marchio amministrativo, che segnala che il prodotto marcato può circolare liberamente nel mercato unico dell’Unione Europa essendo, in particolare, conforme alle Direttive applicabili al prodotto».
L’inchiesta non è chiusa ed è destinata ad allargarsi a tutto il mercato cinese presente sul territorio bresciano.
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