Garda

Ma sono case o alberghi? Furbizie con vista lago

A Desenzano scoppia il caso delle case-albergo: realizzate in aree destinate a strutture ricettive e vendute come seconde case
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Esplode nella capitale del Garda il fenomeno delle «case-albergo». Cento alloggi per il Comune, 400 per i 5 Stelle. Al di là delle differenze, (peraltro non di poco conto) sulla quantificazione il fenomeno delle Residenze turistico alberghiere o Case-albergo è assai diffuso nella capitale del Garda. 

Si tratta di costruzioni realizzate prima del 2006 in zona destinate ad attrezzature alberghiere che la normativa regionale classifica come una delle possibili destinazioni della categoria. In passato a Desenzano era consentito realizzare questi interventi prima che venisse approvato il piano regolatore del 2006 e il piano di governo del territorio del 2012. Le Residenze turistico alberghiere dovevano essere gestite unitariamente secondo criteri alberghieri. In realtà molte sono state accatastate, locate e vendute come appartamenti senza dar seguito alla gestione unitaria prevista dalle norme. 

Gli immobili sostiene la consigliera comunale Luisa Sabbadini dei 5 Stelle sono stati poi venduti come seconde o terze case, creando un abuso edilizio, un danno erariale al Comune che non introita la tassa di soggiorno. Gli immobili secondo Luisa Sabbadini sono stimabili in 400 unità presenti in più zone di Rivoltella e in località Madergnago. Nell’interrogazione la consigliera ha chiesto di sapere se è stata fatta un’approfondita indagine della situazione e quali provvedimenti saranno intrapresi in caso di abuso edilizio amministrativo.
 
Nello specifico il sindaco ha risposto che il Comune ha interpellato gli amministratori condominiali delle maggiori strutture per 3 volte nel mese di ottobre del 2008. Gli interessati sarebbero un centinaio perché la maggior parte ha presentato istanza di risoluzione del problema nell’ambito della variante generale del pgt. 

La bozza di proposta di soluzione spiega il sindaco Rosa Leso, prevede due ipotesi. Nelle aree dove l’edificazione all’epoca era consentita solo per le destinazioni alberghiere o dove l’indice di edificabilità alberghiera era superiore a quello medio residenziale verrà mantenuta la destinazione alberghiera. Così i proprietari dovranno attivare una gestione unitaria di tipo alberghiero. 

È prevista invece una sorta di sanatoria nelle aree ove l’edificazione alberghiera è in continuità con aree residenziali inserendo nella variante del pgt anche la destinazione d’uso residenziale essendo gli indici identici. Il cambio di destinazione richiederà il pagamento a conguaglio degli oneri di urbanizzazione. Resta da capire, visto che l’ultima iniziativa risale al 2008, chi effettuerà i controlli

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