Garda

Lungolago a prova di «radici»: via ai lavori a fine estate

Aggiudicato l’appalto per riqualificare la strada Intesa Comune-operatori: cantieri dal 1° ottobre
Il lungolago Zanardelli. La strada è in pessime condizioni, con «rialzi»  pericolosi per ciclisti e motociclisti
Il lungolago Zanardelli. La strada è in pessime condizioni, con «rialzi» pericolosi per ciclisti e motociclisti
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Un milione di euro per rendere il lungolago Zanardelli di nuovo percorribile in sicurezza. Un’operazione non più rinviabile vista la condizione disastrosa in cui giace la pavimentazione stradale, compromessa dall’azione delle radici dei pini marittimi che la adombrano, che troverà attuazione a partire dal primo ottobre. Così si legge nel verbale di aggiudicazione delle opere del primo lotto del progetto di riqualificazione del lungolago, appaltato alla ditta Salvadori Felice & C Srl con sede a Bagolino, con fine lavori fissata entro il 20 gennaio 2019.

Il costo di questo primo stralcio, che riguarderà il tratto più ammalorato, dopo l’ex Campo ippico procedendo verso il Piantù, ammonta a 262mila euro, a fronte di un costo complessivo dell’opera calcolato in 985mila euro. L’intervento è al cancelletto di partenza ormai da tempo. La giunta aveva approvato il progetto definitivo esecutivo del primo stralcio lo scorso febbraio e successivamente erano state espletate le procedure d’appalto.

Tempi. Poi, in primavera, la decisione, presa di comune accordo con gli operatori turistici, di rinviare i lavori a fine estate, in considerazione dell’impatto che il cantiere avrà sulla viabilità e i conseguenti, inevitabili disagi per l’utenza. Lavori al via in autunno, dunque, quando i turisti se ne saranno andati. Che al loro ritorno, nell’estate 2019, troveranno, almeno nei tratti su cui si sarà già intervenuti, un lungolago migliore. Lo stato della strada è pessimo: gobbe, sollevamenti, buche, distacchi dell’asfalto. Una situazione che peggiora di anno in anno e che costringe chi transita in auto, o peggio in bici o in moto, ad affrontare un pericoloso percorso a ostacoli. Non sono mancate neppure le cadute, con tanto di richieste di risarcimento al Comune.

Come si interverrà? Il progetto. L’agronomo che ha controllato le radici con scavi di ispezione ha proposto soluzioni tese a salvaguardare il patrimonio arboreo pur garantendo la duratura percorribilità della strada e della ciclabile. Il progetto dell’ing. Andrea Capuzzi prevede tecniche di scavo con sistemi idonei a non danneggiare le radici dei pini, che saranno opportunamente potate, e l’impiego di speciali teli che di fatto costringeranno le radici stesse a crescere verso il basso, tutelando da un lato le piante e preservando dall’altro il manto stradale nel tempo.

Gardesana. Sul fronte viabilità la confermata Amministrazione Castellini si propone di dare attuazione anche al progetto commissionato all’ing. Giulio Maternini del Dipartimento d’ingegneria dei trasporti dell’Università di Brescia, per riqualificare la viabilità lungo il tratto toscomadernese della Gardesana. Un progetto che non potrà risolvere il problema delle code estive (servirebbero interventi infrastrutturali dai costi astronomici), ma quanto meno si prefigge di migliorare la qualità del traffico e risolvere la conflittualità auto-pedoni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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