Lonato, portò Blanco e Sanremo a messa: don Matteo lascia il sacerdozio
Don Matteo non è più don Matteo. Il sacerdote balzato agli onori della cronaca per aver introdotto, tra le altre, «Brividi» di Blanco e Mamhood nelle sue omelie ha lasciato la parrocchia di Lonato e si è sospeso a titolo temporeaneo dal servizio sacerdotale.
Ad annunciarlo è stato don Damiano Fiorio, co-parroco di Lonato, durante la consueta messa domenicale trasmessa in diretta sul canale YouTube della Chiesa Parrocchiale della Natività di San Giovanni Battista, a Lonato. «I mormorii e le maldicenze fanno male e don Matteo ha deciso di sospendere il suo ministero per scelta libera del suo futuro. Auguriamo lui un buon cammino».
La decisione dell’ormai ex sacerdote, 39 anni, originario di Ca’ di David (Verona), è stata presa in accordo con Domenico Pompili, vescovo della Diocesi di Verona. Inoltre, prima di lasciare la sua carica, don Matteo ha aiutato ad accogliere e inserire all’interno della comunità parrocchiale i nuovi parroci.
Una notizia che, nonostante le voci, è arrivata inaspettata ai fedeli che dal 2013 (anno di approdo sul Garda dopo l’esperienza a Nogara datata 2009) si erano abituati ad ascoltare le omelie del prete, nominato nel giugno del 2022 «parroco moderatore», ossia diretto responsabile della parrocchia e degli altri responsabili.
«Don Blanco»
Don Matteo Selmo non era famoso solo a Lonato: la predica dello scorso 6 febbraio nel corso della quale interpretava in chiave cristiana alcuni dei brani più celebri di Sanremo 2022 tra cui, oltre alla canzone vincitrice, quello di Elisa e di Gianni Morandi, era diventata virale sul web, in particolare su TikTok e YouTube. Un successo che aveva raggiunto anche i diretti interessati tanto da inviare al parroco video di apprezzamento e ringraziamento.
Un proliferare di condivisioni e interazioni che ha permesso al sacerdote non solo di far lievitare i contatti sulle sue pagine social (il canale YouTube della parrocchia conta quasi 500mila visualizzazioni totali), ma anche di guadagnare una modesta somma poi donata alla sua comunità. Il coinvolgimento ha del resto interessato soprattutto i più giovani, così avvicinati alla preghiera, implicazione ritenuta la più rilevante dal già don Matteo. «La parola di Dio del Vangelo deve avvicinarsi alla quotidianità per cercare di coinvolgere più fedeli possibile, soprattutto i giovani di oggi», ha dichiarato don Selmo in una recente intervista su Tv2000.
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