Garda

Lonato, maxi bunker sotto la Cittadella

Costruito probabilmente tra il '44 e il '45: poteva ospitare fino a 1.300 persone.
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Lonato svela ancora i suoi segreti sotterranei. La scoperta di nuovi cunicoli, stavolta, ha il crisma dell'eccezionalità: sotto l'antico quartiere della Cittadella è stata infatti individuata una gigantesca struttura organizzata su tre livelli, probabilmente un rifugio antiaereo capace di ospitare ben 1.300 persone, trasformato poi in «bunker-commando».

Per gli esperti si tratta di uno dei più imponenti complessi sotterranei costruiti durante la seconda guerra mondiale nel nord Italia. Ora le indagini proseguiranno su una vera e propria rete di cunicoli, rivelata dal georadar, che coinvolge anche l'area della Rocca visconteo veneta.

Nelle scorse settimane, nell'ambito del progetto «Lonato sotterranea», il team di Xplora formato da Armando Bellelli, Andrea Bellandi e Diego Vezzoli ha condotto insieme a Luigi Bavagnoli del gruppo «Teses» di Vercelli una giornata di ricerca tra la Rocca e il quartiere della Cittadella.

«L'interno della Rocca presenta uno scenario complesso - rivela Armando Bellelli, autore del recentissimo libro "Potere e Mistero" (scritto con William Facchinetti Kerdudo) -. Abbiamo riscontrato l'esistenza dei camminamenti coperti che percorrono il perimetro delle mura. Purtroppo sono in gran parte ostruiti da macerie. Il georadar fornito da Teses ha inoltre rilevato la presenza di cavità in più punti della Rocca, come nella piazza d'armi nei pressi della casa del capitano. Esistono quindi camere sotterranee, forse chiuse da secoli. Ma le ricerche in Cittadella hanno riservato le maggiori sorprese».

Erano state precedute da indagini d'archivio svolte da Armando Bellelli e Andrea Bellandi, che avevano prodotto mappe e documenti relativi alla costruzione, tra il 1944 e il 1945, di un vasto complesso di rifugi antiaerei e bunker proprio sotto la Cittadella, in grado di ospitare 1.300 persone. Individuati i camini di aerazione e di estrazione di fumi tipici dei bunker militari risalenti al periodo bellico, è stato quindi scoperto un punto d'accesso. «Siamo entrati in una gigantesca struttura su tre livelli - spiega Bellelli -. Probabilmente in origine era una vecchia cisterna adattata a rifugio, ipotesi comprovata da isolatori in ceramica, camini d'areazione e vecchi bidoni arrugginiti all'apparenza di origine militare. Da qui partono diversi cunicoli, tutti murati. Secondo il parere dell'esperto regista di documentari di guerra veronese Mauro Vittorio Quattrina, ci si trova quasi sicuramente di fronte a un bunker-commando sotterraneo in cui potevano essere custoditi telescriventi e altro materiale importante.

In altri punti della Cittadella, si diceva, il georadar ha segnalato ulteriori cavità. La leggenda dei cunicoli che porterebbero in Rocca quasi sicuramente fa riferimento a questo immenso complesso sotterraneo costruito durante la guerra, ancora tutto da indagare. Le ricerche, ovviamente non si fermeranno qui...

Ennio Moruzzi

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