L’oliveto della villa romana intitolato a Claudio Fossati
Sarà intitolato a Claudio Fossati (1838-1895) - notaio, sindaco per vent’anni, studioso di storia locale e autore di numerose pubblicazioni - l’oliveto della villa romana, alla quale il Fossati dedicò, decenni prima che gli scavi archeologici confermassero la presenza della grande domus dei Nonii Arii, un volumetto edito nel 1893.
La cerimonia di intitolazione è in programma domenica alle 15.30. Con il sindaco Delia Castellini e le altre autorità ci sarà anche Sergio Cozzaglio, olivicoltore che da tempo cura gli ulivi che circondano l’area archeologica.
A lui va il merito di aver scoperto una nuova cultivar, mai catalogata. All’occhio esperto di Sergio non è sfuggito che alcuni ulivi presentano tratti distintivi diversi da tutti gli altri. Incuriosito ha inviato alcuni campioni al Consiglio nazionale delle ricerche di Perugia, dove opera un istituto di bioscienze e biorisorse che si occupa del tracciamento genetico dell’olivo, con l’obiettivo di catalogare l’impronta genetica del panorama varietale italiano. È emerso che gli olivi della villa romana hanno un dna non catalogato. Sono una varietà nuova e sconosciuta.
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