Limone: nessun raggiro da parte della badante, assolta
Nessuna circonvenzione di incapace, nessuna condanna. Si è concluso con l’assoluzione con formula piena il processo a carico di Raisa e Daniel Rusu e dell’avvocato Luca Dagnoli accusati di aver approfittato dell’incapacità di Vincenzo Risatti, 92enne facoltoso albergatore di Limone del Garda, per indurlo a testare a favore di madre e figlio Rusu e a lasciare loro beni per 3 milioni di euro.
Come dimostrato dai difensori della badante di Risatti e del figlio di quest’ultima, gli avvocati Alessandro Bertoli e Mauro Bresciani, l’anziano era nel pieno delle sue facoltà ed ha testato con l’intenzione di lasciare qualcosa alla donna con la quale aveva condiviso l’ultima porzione della sua vita.
Il legale dell’avvocato Dagnoli, Alessandro Asaro, ha dimostrato l’infondatezza dell’accusa mossa nei confronti del suo assistito che si è limitato a trovare a Risatti, suo prozio, il notaio per tradurre le sue volontà nel testamento.
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