Garda

L'ex ospedale non si vende: arrivano gli ambulatori

Sposata dall'amministrazione comunale la linea dell'Asst del Garda. In arrivo ambulatori e strutture per anziani
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Una porzione per i servizi accreditati, insediandovi un «Prest», il Presidio socio sanitario territoriale contemplato dalla riforma regionale del welfare che potenzi, valorizzi e implementi i servizi socio sanitari pubblici che già vengono svolti sul territorio; la parte rimanente da dare in comodato al privato per un lungo periodo, concedendo la possibilità di attuarvi servizi non accreditati. È il futuro pensato per il vecchio ospedale di Salò dal nuovo Pgt, così come lo ha delineato l’Amministrazione Cipani sposando la visione dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) del Garda.
 
Il Consiglio comunale ha infatti recepito e accolto l’osservazione di Peter Assembergs, direttore generale dell’Asst del Garda, modificando quanto previsto dal documento di programmazione urbanistica adottato a gennaio.
 
Prima si prevedeva di vendere l’ospedale e di destinarlo a servizi non accreditati privati, a condizione che l’acquirente realizzasse duemila mq di palazzina nell’area del mercato in cui accorpare tutti i servizi ambulatoriali accreditati e i servizi socio-sanitari già presenti a Salò. La nuova idea scarta l’ipotesi della vendita e prevede di destinare circa un terzo del vecchio ospedale (10mila metri cubi sul totale di 30mila) ai servizi pubblici, facendone appunto un «Prest» (struttura che riunirà in un’unica sede diverse specialità a cui il medico di medicina generale potrà fare riferimento, un punto prelievi, gli ambulatori specialistici) e cedere in comodato a privati i rimanti 20mila mc per servizi non accreditati, ad esempio una struttura per anziani autosufficienti con un’ottantina di unità abitative e relativi servizi.
 
 

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