Garda

Letizia Moratti visita Villa Gemma e Villa Barbarano

L’assessora al Welfare è stata guidata nel tour gardesano da Marco Bonometti
MORATTI A VILLA GEMMA E BARBARANO
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Due eccellenze: così la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ha definito le strutture riabilitative di Villa Barbarano a Salò e Villa Gemma di Gardone Riviera. Le ha visitate entrambe ieri mattina, scortata dal consigliere delegato Marco Bonometti. La Moratti è tornata sul lago di Garda a quattro mesi dalla firma del protocollo d’intesa per la realizzazione della struttura territoriale socio-sanitaria di Salò: «Ho visitato due eccellenze nel campo della riabilitazione - ha affermato -. Sicuramente l’esperienza di queste due strutture fa sì che possano essere complementari alla sanità pubblica, in un percorso che vede una sinergia tra le nostre strutture che si occupano di acuti e subacuti, e la parte riabilitativa».

Letizia Moratti ha visitato i diversi reparti delle due cliniche, dai poliambulatori alle camere di degenza, e ha anche sperimentato in prima persona la realtà virtuale immersiva, che viene utilizzata per facilitare i processi di recupero dei pazienti. «È stata una visita importante - commenta Bonometti -, da un lato per riaffermare l’attenzione che la vicepresidente e assessore alla sanità lombarda ha nei confronti dei territori, e soprattutto la sua voglia di mettere l’uomo al centro dell’assistenza sanitaria».

«Dall’altro - prosegue il consigliere delegato delle due cliniche - questa visita ha testimoniato riconoscenza nei confronti di quel personale sanitario e medico che durante la pandemia si è sacrificato, con spirito di abnegazione, per curare i pazienti». «Regione Lombardia è il primo territorio al mondo per numero di terze dosi - ribadisce Moratti -. Abbiamo un tasso di adesione ai vaccini del 94%, che raggiunge il 98% tra i ventenni. Li ringrazio in modo particolare, perché sono straordinari nella generosità, e dimostrano grande senso di appartenenza alla comunità». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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