L'estate sul Garda, motosoccorso e idroambulanza per garantire la sicurezza
Con l’arrivo della bella stagione comincia anche l’estate caldissima dei soccorsi sulle strade e nelle località più affollate dai turisti. Come sula lago di Garda, battuto in pochi mesi da milioni di visitatori, nonostante il leggero calo delle presenze tedesche. Nel Bresciano, dunque, stilare il piano dei soccorsi è quantomai imponente.
Il polo di emergenza dei Tormini, gestito dall’Associazione Nazionale Carabinieri a Roè Volciano, è il nucleo del soccorso di tutta l’area del Garda bresciano. Qui da giugno a settembre, nei fine settimana partono, oltre alle ambulanze, anche gli equipaggi del motosoccorso, capaci di arrivare prima e più agilmente in caso di incidenti o scenari critici sulla viabilità della zona in questo periodo fortemente congestionata: solo lo scorso anno, tra giugno e settembre, gli interventi su strada sono stati circa 120.
A Desenzano, invece, c’è un altro presidio. Altri due equipaggi di motosoccorso, con a bordo sempre un infermiere, e un’idroambulanza, che interviene invece lungo le spiagge e in caso di incidente nelle acque del lago di Garda. Tra giugno e settembre dello scorso anno sono stati almeno una decina gli interventi di soccorso in acqua.
Un tema delicato, questo, di cui si è parlato molto degli ultimi giorni, in occasione del secondo anniversario della morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti da un motoscafo nelle acque di fronte a San Felice del Benaco. Proprio la sorella di Umberto è tornata a parlare di sicurezza e dell’impegno per l’introduzione del reato di omicidio nautico, il cui iter per la trasformazione in legge prosegue a rilento.
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