Lago di Garda, ecco i punti inquinati
Sei punti inquinati su nove monitorati da Legambiente sulla riviera bresciana del Garda. Salgono a 11 su 20 se si prende in considerazione l’intero periplo del più grande lago Italiano.
«Siamo andati alla ricerca dei punti critici, considerando non solo i luoghi dove c’è maggior afflusso di bagnanti, ma anche quelli dove intravediamo elevati rischi d’inquinamento - ha spiegato Barbara Meggetto direttrice di Legambiente Lombardia -. Non ci confrontiamo, sia chiaro, con i monitoraggi dell’Asl che controlla la balneabilità. Ancora una volta emerge come siano i torrenti ad apportare il maggior carico inquinante nel Benaco».
Sotto accusa dunque torrenti, piccoli fiumi, canali, scarichi fognari. Vediamo i dati. I parametri considerati sono quelli previsti dalla legge sulla balneazione.
Nove sono i punti controllati. Sono risultate fortemente inquinate le acque alla foce del canale nei pressi della spiaggia in località «Le Rive» a Salò, il torrente nei pressi del porto di Padenghe, la foce del canale in via Agello a Rivoltella. Sono inquinate le acque alla foce del torrente Bornico a Toscolano così come quelle alle foce del torrente Barbarano a Salò. Emblematico il caso delle acque alla foce del Rio Maguzzano a Padenghe, dichiarato fortemente inquinato in base alle analisi di Legambiente di campioni prelevati a 1 metro dalla riva. Risultato nettamente in contrasto con quelli che, dopo un iniziale divieto di balneazione in seguito allo sversamento di una cisterna di liquami, portarono alla revoca del provvedimento.
Sono state promosse invece le acque alla foce del Torrente S. Giovanni a Limone, quelle del lungolago Battisti di Desenzano e la foce del torrente Toscolano a Toscolano.
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