Garda

La talpa Martina della Tav di Lonato avanza lentamente

Proseguono i lavori per la linea ferroviaria ad alta velocità Brescia est-Verona. Tra le novità: il cavalcavia di Campagna chiuso fino a luglio
La galleria di Lonato che sta scavando la talpa Martina
La galleria di Lonato che sta scavando la talpa Martina
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È tutto un fiorire di cantieri lungo il tratto bresciano della nuova linea ferroviaria Av/Ac Brescia Est-Verona. Il Tav avanza ovunque e siamo praticamente a metà dell’opera.

Il territorio di Calcinato risulta essere interessato dai lavori in maniera pesante. È fresco di riapertura il cavalcavia di via Stazione (18 marzo), mentre da poche settimane è chiuso quello di via Cavour. Fervono poi i lavori nella zona di via Rovadino: da un lato per «scavare» la galleria attraverso il monte delle Quattro Piante, dall’altro per il vicino nuovo sottopasso autostradale. Ed è stata quasi ultimato il tracciato della nuova strada ferrata verso Lonato.

Lonato che vede l’opera più imponente dell’intero tratto: la galleria di Campagna, che la talpa Martina sta scavando ormai da tempo e che in febbraio ha ricevuto la visita del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. La prima delle due «canne» della galleria naturale (4,8 chilometri) è stata completata, mentre lo scavo della seconda canna, iniziato a gennaio 2023, è circa al 20%. Il nodo, per i residenti della zona, è in particolare legato alla chiusura del cavalcavia di Campagna: notizia fresca di pochi giorni è che non riaprirà prima di luglio, ossia quattro mesi in ritardo rispetto al previsto.

Per quanto riguarda invece il territorio di Desenzano (là dove la galleria lonatese sbucherà), non può certo dirsi esente dalle grandi manovre, tanto quanto quello di Sirmione: anche qui si lavora per tracciare nuovo sedime, per tirar su nuovi cavalcavia. A Desenzano, in particolare, quelli di via Grezze, via Montonale, via Ronchedone. Altra notizia fresca da questa zona, da un paio di settimane ha finalmente riaperto il casello autostradale di Sirmione (anche se in realtà si trova a San Martino della Battaglia), chiuso dal 12 ottobre per la realizzazione di una galleria di 120 metri.

Infine, la stazione del Garda: l’estate scorsa il Cipess ha stanziato 35 milioni di euro per la sua progettazione e per i primi interventi. E il ministro Salvini, a Lonato, ne aveva rilevato l’importanza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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