Garda

La depurazione non c'è... però la si paga

Gli oneri in bolletta sono aumentati negli anni ma il servizio non è mai stato realmente attivato
AA
«È giusto che i nostri concittadini paghino il servizio di depurazione idrica?». Se lo chiede l’associazione Aqua Alma di Prevalle, che ha promosso sulla questione un’assemblea pubblica. «Il nostro Comune - osserva l’associazione - aveva stipulato in passato una convenzione con la Provincia e i Comuni di Nuvolento, Nuvolera, Paitone e Serle per realizzare un impianto di depurazione. In seguito, si è optato per una diversa soluzione: non più un depuratore vero e proprio, bensì un semplice impianto di pretrattamento a Nuvolera, in attesa di poter effettuare l’allacciamento al depuratore di Verziano».
 
A giudizio di Aqua Alma, però, tale impianto non sarebbe sufficiente «ad abbattere gli inquinanti derivati dall’attività domestica e industriale nel rispetto delle normative vigenti», citando, a comprova, una procedura di infrazione avviata nel 2014 dalla Commissione Europea. «Insomma, il servizio, gestito da A2A, non comprende, almeno per il momento, un adeguato trattamento dei reflui - sostiene l’associazione. - Tuttavia - aggiunge - i prevallesi la depurazione la pagano, eccome. Gli oneri relativi sono lievitati in bolletta in modo significativo, passando da 0,46 euro a metro cubo del 2012 a 0,63 del 2016. Un aumento del 37%, dunque, a carico dei cittadini, costretti a un esborso - conclude Aqua Alma - per un servizio che non risulta effettuato nella piena osservazione delle norme». 

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