Garda

La Coppa Cobram lascia Desenzano ed è già al completo

Si correrà a Moniga: posti dimezzati (e andati a ruba) rispetto al passato. La corsa «fantozziana» sarà il 22 settembre
Pronti, via. Tutti in bici con abiti di ispirazione «fantozziana» - © www.giornaledibrescia.it
Pronti, via. Tutti in bici con abiti di ispirazione «fantozziana» - © www.giornaledibrescia.it
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Lasciate ogni speranza voi che pensate di partecipare alla Coppa Cobram 2019. Il sito è perentorio: «Le iscrizioni sono ufficialmente chiuse». Già tutto finito: i quattrocento posti disponibili per la sesta edizione della gara ciclistica fantozziana sono andati in fumo in una settimana, forse meno. Fortunati coloro i quali sono riusciti a fare in tempo: avranno modo di godersi tutte le novità del 2019. Che non sono poche. Col Biciclettaio Matto. A cominciare dal luogo. La Coppa Cobram, storicamente ospitata a Desenzano, quest’anno trasloca in quel di Moniga, con partenza e arrivo dalla «succursale» del Biciclettaio Matto (aka Mauro Bresciani, che in qualità di visconte Cobram è mente e anima della sempre apprezzata manifestazione), al Recyclage Café.

La data da segnarsi in calendario (a questo punto solo per chi vuole farsi un giro e due risate) per la gara ispirata al mitico episodio fantozziano è domenica 22 settembre: da rilevare che le biciclette in corsa potranno essere di ogni tipo, ma i veri inferiori si presenteranno su due ruote storiche o d’epoca, vintage o in stile. Bandite quelle a trazione elettrica o con pedalata assistita. Dress code. Capitolo dress code: l’organizzazione tiene a precisare che «non è una carnevalata, ma cento volte meglio». Benissimo gli abiti della zia, benissimo l’abbigliamento d’epoca, meglio se di ispirazione fantozziana.

Il percorso monighese: pochi chilometri in un circuito a tappe da ripetersi mattina e pomeriggio, con pausa pranzo dell’impiegato al Recyclage Café. Si toccherà la zona a lago, si toccherà la piazza. Insomma, un po’ tutto il paese. La partenza è alle 11 circa. Il super premio. Previsti al solito ricchi premi e cotillon per i partecipanti più creativi ed estrosi, tra cui l’ormai attesa bici forgiata dalle mani del visconte Biciclettaio Matto. Si diceva, le iscrizioni sono ormai chiuse: dimezzati gli ottocento posti dell’anno scorso, i quattrocento disponibili quest’anno sono stati divorati senza nemmeno accorgersene. Infine, l’ovvietà: si corre anche e soprattutto in caso di maltempo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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