La chiatta affondata: avviato il recupero
Sono iniziate ieri le operazioni preliminari al recupero della chiatta affondata in novembre al porto del Casinò e pericolosamente finita contro una condotta fognaria sommersa.
Se ne occupa, così come prescrive un’ordinanza del sindaco, la ditta proprietaria del relitto, che, prima di essere ripescato, dovrà necessariamente essere svuotato dal suo pesante carico di materiale edile, che fa da zavorra. Operazione lunga e complessa che richiederà diverse settimane di lavoro da parte di subacquei e operai a terra.
Il cronoprogramma presentato alla Prefettura dalla proprietà del relitto prevede 60 giorni di lavoro. Poi, quando la chiatta sarà rimossa, ci si occuperà della condotta fognaria. «Appena ci saranno le condizioni di sicurezza - dice Alessandro Andreatta di Acque Bresciane - interverremo sulla tubatura. Sono già pronti i rinforzi metallici che saranno collocati sulla parte di condotta contro cui premeva il natante affondato. Poi la tubatura sarà ancorata definitivamente nel punto in cui si trova adesso».
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