L'ospedale ha bisogno di cure: al via lavori per 7,3 milioni
Sette milioni per l’ospedale. Anzi, a voler essere precisi, sette milioni e 358mila euro per adeguare dal punto di vista strutturale e impiantistico il presidio di Desenzano.
I lavori erano già stati annunciati il mese scorso, quando l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera visitò l’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) del Garda. Da qualche giorno il cantiere è ufficialmente aperto e le opere sono cominciate: «Il polo ospedaliero desenzanese, grazie anche all’adeguamento strutturale di cui sarà oggetto - aveva commentato nel corso della sua visita l’assessore - si confermerà come punto di riferimento per il territorio. Un presidio strategico, quello dell’Asst del Garda, del sistema socio sanitario lombardo».
Grazie alla cifra ottenuta dal Pirellone e dallo Stato, si sta provvedendo all’adeguamento strutturale ed impiantistico, alla costruzione di una palazzina che ospiterà i poliambulatori e alla realizzazione di un nuovo blocco parto, oltre che di una nuova sala operatoria ad esso dedicata.
Ci vorrà un anno per poter mettere la parola «fine»: «Prevediamo di chiudere tutti i cantieri entro dicembre 2017 - spiega Peter Assembergs, direttore generale dell’Asst -. L’obiettivo è riqualificare l’ospedale, offrendo spazi più adeguati per rispondere alle nuove esigenze tecniche e migliorando il comfort dei locali, in modo da poter accogliere ancor meglio i nostri utenti».
Le novità in arrivo sono dunque consistenti. Cominciando dalla nuova palazzina che ospiterà i poliambulatori: sarà realizzata nell’area adiacente al punto prelievi e avrà la ragguardevole superficie di 1.940 metri quadrati. Così come ragguardevole sarà la superficie del blocco parto in costruzione, cui sarà collegata una sala operatoria dedicata: qui, ci aggiriamo attorno ai 740 mq.
Oltre ai due importanti interventi di ampliamento, nella lista delle «cose da fare» all’ospedale desenzanese rientrano anche numerose opere di riqualificazione e ristrutturazione: se vogliamo, minori dal punto di vista dell’impatto complessivo, ma altrettanto utili per migliorare prestazioni e operatività dell’intero presidio. Alcune unità operative saranno oggetto di un restyling: ad essere interessate da questa serie di interventi saranno la Rianimazione e la Terapia intensiva, ma pure gli spogliatoi delle sale operatorie. Ma anche l’unità di «week surgery» e quella di ostetricia e ginecologia. Infine, il nido si appresta a diventare più accogliente, così come la pneumologia, l’unità di medicina interna a bassa e alta complessità e quella di endoscopia.
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