Garda

Janus River a 80 anni gira il mondo in bici

Nel 2019 terminerà il giro del Bel Paese: «Voglio far qualcosa che resti nella storia»
La tappa. Il vicesindaco Pierantonio Pelizzari con Janus River e la sua bici
La tappa. Il vicesindaco Pierantonio Pelizzari con Janus River e la sua bici
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«Hai voluto la bici? Pedala!». Un adagio che Janus River, cicloviaggiatore russo-polacco di 80 anni, ha preso alla lettera. Diciassette anni fa, quando abitava a Fregene e faceva l’imprenditore, senza figli né famiglia, decise di cambiar vita. Il primo gennaio del 2000 ha inforcato una vecchia due ruote e ha cominciato a pedalare verso l’orizzonte. Non si è ancora fermato. Ieri Janus è giunto a Salò, (dopo essere stato nei giorni scorsi a Iseo) dove è stato ricevuto dal vicesindaco Pierantonio Pelizzari e ha incontrato i bambini delle elementari. Nei prossimi giorni le sue ultime tappe bresciane (a Toscolano, Gargnano e Limone), prima di entrare in Trentino.

La domanda sorge spontanea: perché? «Volevo fare qualcosa che rimanesse nella storia del mondo», la risposta. L’ambizione non manca al romantico avventuriero dal ciuffo brizzolato. Nessuna intenzione di fermarsi? «Nessuna. La meta, sin dall’inizio, era festeggiare i 91 anni a Pechino, nel 2028. Mancano undici anni sui pedali». Insomma, il più è fatto. Negli ultimi 17 anni Janus ha girato Europa, Africa, Asia. Perché è tornato in Italia? «Nell’autunno 2016 ero in Siberia, dove sono nato, e ho pensato di volerla vedere ancora una volta prima di morire». Viaggia leggero: un sacco a pelo e l’ospitalità della gente gli bastano. Dorme per terra, negli oratori o in alberghi in cui è ospitato. «Ma anche in hotel - dice - dormo per terra, nel sacco a pelo. Chieda pure, gli albergatori non trovano mai il letto sfatto». Gli basta poco, insomma: «Chiedo ai Comuni di passaggio solo un pasto. Mangio una volta al giorno: due primi e un’insalata mista». Programmi futuri? «Terminato il giro in Italia, nel maggio 2019 mi imbarcherò per il Sudamerica. Poi l’Australia. Forse anche la Corea del Nord. Non andrò negli Usa, dove sono persona non gradita per alcune mie dichiarazioni sulla loro politica imperialista». River ha percorso chilometri come se avesse fatto otto volte il giro del mondo. E non intende fermarsi. È in salute, anzi, sembra conservare il segreto dell’invecchiamento attivo. "Mai visto un dottore in vita mia», dice.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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