Ironman, sfida per 30 giorni di fila
Una sfida al limite dell’impossibile. Questo è la «ironman distance». Che tradotto significa nuotare sulla distanza di 3,8 chilometri, percorrere 42,195 chilometri di corsa, cioè la classica distanza della maratona, e, dulcis in fundo, pedalare in sella ad una bicicletta per altri 180 chilometri. E non un solo giorno. E nemmeno due. Bensì 30 giorni di fila.
Fatti due conti, complessivamente l’obbiettivo è di fare di fila in un mese 115,8 chilometri a nuoto, 5.402 chilometri in bicicletta e 1.266 chilometri correndo: in totale una fatica lunga qualcosa come 6.783,8 chilometri. Il tutto nel parco acquatico La Quiete e nell'entroterra collinare gardesano.
Sono ben ventitré gli atleti, provenienti da tutto il mondo, comprese due donne, che si cimenteranno a partire da domenica nel tentativo di stabilire questo «triplo deca ironman». Arrivano sul Garda da Stati Uniti, Messico, Svezia, Danimarca, Spagna, Austria, Gran Bretagna.
Quattro sono gli italiani in gara: Roberto Leandro di Udine, Giorgio Alessi di Enna, Angelo Sorrentino di Carpi e Vincenzo Catalano, quarantaquattrenne architetto milanese trapiantato a Desenzano. Con loro ci saranno personaggi del calibro dell’ungherese Ferenc Szonyi, vincitore del Double Deca World Challenge del 2010 a Monterrey in Messico, o di Chet Blantom, soprannominato «The Jet» americano di 55 anni.
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