Ironman: chiusa l'impresa di 8 eroi del triathlon
Un poco pazzi ed un poco eroi. I loro nomi sono per lo più sconosciuti al grande pubblico e nella maggior parte dei casi anche alla stampa. Ma le loro imprese sono ugualmente memorabili, al limite dell’impossibile.
E l’ultimo traguardo superato ha il sapore magico della conquista, della frantumazione di una barriera che si fa fatica a immaginare. Perché nell’entroterra collinare del Garda, nel verde del parco La Quiete a Lonato, ben otto atleti provenienti da tutto il mondo hanno tagliato lunedì sera il traguardo stabilendo per la prima volta nella storia il record mondiale di triplo deca ironman, la disciplina più faticosa del triathlon.
Per i non addetti ai lavori completare un «ironman» significa che in un solo giorno bisogna superare a nuoto la distanza di 3,86 chilometri, correre a piedi per 42,195 chilometri e percorrere in bicicletta 180,260 chilometri. Se questa è già di per sé un’impresa, anche se alla portata di atleti ben allenati, il record stabilito lunedì prevedeva che ciascun concorrente ripetesse questo exploit per 30 giorni consecutivi.
Tradotto in numeri: chi, seppur in tempi diversi, ha completato l’impresa, nell’ultimo mese ha nuotato per 115,8 chilometri, corso per 1265,85 chilometri e percorso in sella alla bicicletta 5.407 chilometri.
Otto, si diceva, sono i super-atleti che ce l’hanno fatta. Il vincitore di questa gara di resistenza è Jozsef Rokob, 35 anni di Gyor, poco meno di 130mila abitanti e principale città dell’Ungheria nord- occidentale. Ha coperto tutte le distanze in 356 ore e 33 minuti (ieri ha faticato per 12 ore e 57 minuti).
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