Iniziata la «rimonta» delle trote lacustri nel Toscolano
![In risalita. Una trota tornata nel Toscolano per deporre le uova](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18sk1gtbl686074eog1/0/t70-_web.webp?f=16%3A9&w=826)
Si rinnova in questi giorni il fenomeno della «rimonta» delle trote lacustri nel Toscolano. Il primo esemplare ad intraprendere questa spettacolare migrazione riproduttiva, simile a quella che fanno i salmoni, è stato osservato nei giorni scorsi nel tratto di fiume che corre a monte del municipio.
Si tratta di un bella trota lacustre di una settantina di centimetri e almeno 6 chili, indaffarata a predisporre, con poderosi colpi di coda, le zone dell’alveo dove poi deporrà le uova. Non è scontato che questo fenomeno, chiamato «homing», avvenga: «L’acqua è poca - dice Paolo Marai dell’associazione di pescatori ZPS "La Fario" - a causa della siccità e degli scarsi rilasci dal bacino di Valvestino, ma questa lacustre ce l’ha fatta. Segno che i lavori effettuati per restituire al fiume la naturalità perduta e facilitare la risalita delle trote sono serviti».
Sul Toscolano - l’unico fiume bresciano in cui si osserva la rimonta, che ormai avviene solo qui e nel Sarca, in Trentino - sono appena terminati alcuni interventi di riqualificazione ambientale previsti dal progetto «Lacustre», finanziato da Fondazione Cariplo con 250mila euro e predisposto dagli ittiologi Alessandro Marieni e Antonella Anzani. Sono state di fatto ripristinate le condizioni per la risalita dei pesci, creando zone di riparo, sistemando il letto e le sponde, nonché attrezzando apposite «rampe» per la risalita nei punti in cui sono presenti sbarramenti artificiali, come quello situato poco più a monte del Ponte Vecchio.
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