Garda

Inizia la «cura» per i 133 cipressi dell'Ottocento

Al via in autunno i lavori di salvaguardia dello storico filare di 133 cipressi che dalla metà dell’Ottocento ombreggia via Tavine
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Al via in autunno i lavori di salvaguardia dello storico filare di 133 cipressi che dalla metà dell’Ottocento ombreggia via Tavine e il cimitero monumentale salodiano.

Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato il progetto redatto dall’Ufficio tecnico, che prevede abbattimenti, nuove piantumazioni e manutenzioni. Il filare ha estremo bisogno di cure e si renderà necessario intervenire in modo drastico.

Non è infatti più considerato rinviabile l’intervento di abbattimento di 24 alberi, al fine di tutelare il filare nel suo complesso, di garantire la sicurezza stradale e la pubblica incolumità, nonché di mantenere l’entità rappresentativa del luogo. Tra gli alberi da abbattere 19 sono irrimediabilmente malati e 5 risultano compromessi per la messa a dimora in posizione troppo ravvicinata tra loro.

Dopo gli abbattimenti saranno piantumati 18 nuovi alberi (provenienti da selezioni di cipressi resistenti al cancro) di 5-6 metri di altezza. Sono inoltre programmate opere per il miglioramento delle condizioni fito-sanitarie del filare. L’intervento verrà realizzato dall’Autorità di Bacino Laghi di Garda e Idro e comporta una spesa complessiva di circa 36mila euro.

«L’importanza di procedere alla sostituzione delle piante morte - si legge nella delibera di approvazione del progetto - e di risanare quelle non totalmente compromesse deriva anche dalla comparsa dell’infestazione da parte dell’insetto denominato Afide Cinara Cupressi, che ha attaccato anche gran parte degli alberi del filare. Le parti di albero infestate dall’Afide sono caratterizzate dalla presenza di funghi nerastri. L’infestazione, nella norma, non comporta la morte delle piante se queste sono sane e vigorose. Diversamente le piante già compromesse, come nel caso dei cipressi del filare con cancro corticale, carie del legno e messa a dimora a distanza ridotta, possono soccombere agli attacchi dall’Afide».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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