Garda

Inglesi, russi, americani e scandinavi grandi assenti sul Garda

Delusi gli albergatori: «Il calo delle presenze, rispetto al 2019 sarà del 50%. Se non oltre»
GARDA, UN TURISMO DIVERSO
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I grandi assenti sul Garda in questa strana estate sono gli inglesi. E i turisti che arrivano dai Paesi scandinavi, così come russi e americani: sono spariti dai radar. Sul Benaco, per la prima volta, il turista italiano contende il primato delle presenze al tedesco. Vale ovunque, dall’alto al basso lago, e l’ottimismo dei giorni successivi all’allentamento delle misure restrittive sembra ormai un ricordo lontano.

A Sirmione, per esempio, la ripartenza era stata all’insegna della positività. Ora, invece, la fotografia scattata dal Consorzio albergatori e ristoratori restituisce una stagione turistica che non riesce a garantire serenità agli operatori.

«Per questo mese prevediamo un po’ più di affluenza - chiarisce il presidente di Cars Fabio Barelli, precisando che nella penisola cara a Catullo è aperto circa il 95% delle strutture ricettive -. A Ferragosto abbiamo tante richieste, ma solo per il fine settimana. È una stagione senza continuità».

 

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