Garda

Incidente nautico, nuova udienza: vietati foto e video in aula

Il giudice Mauro Ernesto Macca ha negato attraverso un’ordinanza qualsiasi ripresa e fotografia dentro e fuori l’aula
I genitori di Greta Nedrotti fuori dal tribunale dopo la prima udienza, lo scorso 10 novembre - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
I genitori di Greta Nedrotti fuori dal tribunale dopo la prima udienza, lo scorso 10 novembre - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Nuova udienza questa mattina davanti al tribunale di Brescia sulla morte di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, i due giovani travolti l’estate decorsa mentre erano fermi in barca sulle acque del Lago di Garda da un motoscafo sul quale viaggiavano i due tedesco Patrick Kassen e Christian Teismann. I due sono imputati di omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso. In aula è presente solo Kassen, attualmente agli arresti domiciliari.

Il giudice Mauro Ernesto Macca ha negato attraverso un’ordinanza qualsiasi ripresa e fotografia dentro e fuori l’aula. «Ritenuto che dalle riprese fotografiche ed audiovisive del dibattimento possa derivare pregiudizio alla decisione» scrive il giudice.

Il Comune di Salò nel frattempo ritira la costituzione di parte civile dopo che l’assicurazione della barca dei due tedeschi ha comprato per il Comune gardesano un impianto radar in grado di monitorare il traffico dei natanti in tempo reale. Resta invece sulla sua posizione la Comunità del Garda.

Cosa è successo nella prima udienza

Le amiche di Greta Nedrotti portano in tribunale 25 rose bianche - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Le amiche di Greta Nedrotti portano in tribunale 25 rose bianche - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

La prima udienza del processo ai due tedeschi, che non hanno scelto riti alternativi, è durata poco più di un'ora e il processo è stato aggiornato a oggi, 16 dicembre. Nel frattempo, dopo aver risarcito la famiglia di Umberto Garzarella con circa un milione e trecentomila euro, l'assicurazione della barca dei due stranieri ha firmato un risarcimento anche per i parenti di Greta, per un importo attorno ai due milioni e mezzo di euro.

Entrambe le famiglie parteciperanno alle udienze come parti offese, ma non come parti civili. I Garzarella non si erano costituiti, mentre i Nedrotti hanno ritirato lo scorso 10 novembre la costituzione. «Nessun risarcimento ci ridarà nostra figlia. Siamo gente semplice, lavoriamo e a Greta non mancava nulla. Avremmo voluto che oggi Greta fosse con noi, altro che avere quei soldi in tasca», commentano i genitori della 25enne che in aula, insieme a decine di amici dei due giovani morti l'estate scorsa, si sono presentati come un mazzo di 25 rose bianche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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