Incidente nautico: i due tedeschi saranno sentiti in aula
La difesa dei due turisti tedeschi che a giugno scorso hanno provocato sulle acque del Lago di Garda l’incidente nautico nel quale sono morti Greta Nedrotti, 25 anni e Umberto Garzarella, 37 anni, ha annunciato in aula che Patrick Kassen e Christian Teismann si sottoporranno nel corso del dibattimento all’esame dell’imputato. I due tedeschi sono imputati per omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso. In aula - dove sono stati vietati foto e video - oggi è presente, come nel corso della prima udienza, solo Kassen.
Nel frattempo il tribunale di Brescia - dopo che, a fronte della donazione da parte dell'assicurazione dei tedeschi di un radar per la sicurezza, il Comune di Salò ha ritirato la sua costituzione di parte civile - ha accolto quella della Comunità del Garda, ente presieduto dal ministro Mariastella Gelmini. «La comunità del Garda ha subito un danno diretto dal fatto così come dedotto in giudizio, quale gravissima lesione all’ordinato e sicuro sviluppo della navigazione sul Garda, che la costituenda parte civile ha assunto quale proprio compito istituzionale prioritario, prima ancora che statuario, e che conseguentemente è qualificabile quale proprio interesse giuridicamente tutelato, concretamente esercitato con modalità ed intensità tali da rendere davvero indiscutibile la sussistenza» si legge nell’atto di costituzione. Per l’avvocato di parte civile: «La vicenda per la risonanza internazionale del fatto e naturalmente, per gravità delle conseguenze, assunto una dimensione di gran lunga superiore ad un comune incidente di navigazione».Cosa è successo nella prima udienza
Entrambe le famiglie parteciperanno alle udienze come parti offese, ma non come parti civili. I Garzarella non si erano costituiti, mentre i Nedrotti hanno ritirato lo scorso 10 novembre la costituzione. «Nessun risarcimento ci ridarà nostra figlia. Siamo gente semplice, lavoriamo e a Greta non mancava nulla. Avremmo voluto che oggi Greta fosse con noi, altro che avere quei soldi in tasca», commentano i genitori della 25enne che in aula, insieme a decine di amici dei due giovani morti l'estate scorsa, si sono presentati come un mazzo di 25 rose bianche.
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