Incendio nella notte, l'Art resta chiuso per un mese
L'allarme è scattato pochi minuti prima delle due di notte, quando nel locale c'erano 700 persone. La maggioranza giovani. Clienti della discoteca Art di Desenzano del Garda, invasa dal fumo per un incendio divampato fuori del locale.
Nessuno dei presenti ha visto le fiamme, che hanno intaccato all'esterno l'impianto dell'aria, «una struttura grande come un monolocale» spiegano dalla discoteca, ma tutti hanno respirato il forte odore di fumo provenire dai bocchettoni di condizionamento che hanno incanalato il fumo espulso poi sulle piste di una delle discoteche più famose della provincia.
Per diversi lunghi minuti si è registrato il panico come dimostrano alcuni video presto circolati in rete e nei quali si vedono centinaia di giovani scappare. Qualcuno ha temuto anche si trattasse di un attacco terroristico e il fuggi fuggi ha amplificato l'allarme.
Il bilancio alla fine è di 17 persone trasportate in ospedale per intossicazione da fumo e altre 52 che si sono spontaneamente presentate negli ospedali della provincia di Brescia per problemi respiratori. Nessuno di loro è in gravi condizioni.
«I vigili del fuoco hanno escluso la natura dolosa. Si è verificato un crollo strutturale della macchina dell'aria e noi non abbiamo responsabilità», ha spiegato Carlo Tessari, in arte Madame Sisi, drag queen responsabile della discoteca.
«Devo dire che dopo l'iniziale è comprensibile emergenza la gente ha capito la situazione. Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti», ha spiegato Madame Sisi.
Nel pomeriggio al locale sono tornate tante persone che ieri scappando avevano abbandonato giubbotti e borse «anche se all'80% dei clienti già ieri sera siamo riusciti a restituire gli effetti personali», assicurano dalla discoteca.
L'Art di Desenzano nel frattempo è stato dichiarato inagibile. «Il danno è all'esterno, dentro c'è molta fuliggine. Vogliamo capire bene come sia stato possibile il cedimento che ha generato l'incendio», ha aggiunto la proprietà della discoteca bresciana. «Ci vorrà un mese per riaprire la discoteca. L'Art non è una macchina da soldi, ma una famiglia di artisti e riapriremo quando avremo sistemato tutto».
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