Incendio al cantiere nautico di Gargnano, Feltrinelli: «Distrutte una trentina di barche»
L'acre odore del fumo si avverte ad oltre cento metri di distanza dal deposito del cantiere nautico Feltrinelli di Gargnano dove stanotte «è divampato l'incendio venti minuti prima delle tre». Lo afferma Dino Feltrinelli che col fratello Mauro gestisce il cantiere nato nel 1919 in località Castello a Gargnano e poi trasferitosi a Bogliaco di fronte ai carabinieri con gli uffici e il porto.
«Praticamente distrutte una trentina di imbarcazioni, motoscafi anche di gran valore come i Frausher» sottolinea e poi aggiunge. «I vigili del fuoco sono subito accorsi con più squadre. Sono stati meravigliosi. Scattato l'allarme mio fratello è subito corso nel seminterrato: l'impianto antincendio è scattato contemporaneamente all'allarme. Siamo riusciti ad incendio in corso a salvare alcuni motoscafi portandoli con i trattori all'esterno. Le cause? Probabilmente un cortocircuito, hanno detto in prima battuta i pompieri di Salò», conclude Dino visibilmente scosso. Attorno a lui carcasse di motoscafi da buttar via. Una stagione che si conclude in anticipo.
La storia racconta che i Feltrinelli, imparentati con la famiglia di editori, abbia iniziato a Gargnano a produrre barche da pesca e per la Serenissima già nel '400. Tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Oltre a Gargnano hanno un punto vendita e rimessaggio a Marina di Loano. Una volta bonificato il deposito che si trova oltre la statale Gardesana e rimosse le carcasse di motoscafi si ricomincerà. I Feltrinelli non mollano. Intanto indagano carabinieri di Gargnano e Salò che potranno contare sulle relazioni dei vigili del fuoco.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato