Il supercarpione? Eccolo qua
Non è un record, ma resta comunque un evento eccezionale. Di questi tempi pescare un carpione, la più pregiata delle varietà ittiche del Garda, è già un fatto straordinario di per sé, visto che la presenza della specie è in forte contrazione, ma pescarne uno di ben 2,8 kg è un fatto più unico che raro, almeno negli ultimi anni.
È stata dunque davvero una pesca fortunata quella effettuata ieri dalla famiglia Dominici di Gargnano, stirpe di pescatori professionisti (Umberto, Luca, Marco e Giovanni) che in paese tutti conoscono come i Frans.
Il pregiatissimo pesce, un tempo assai diffuso nel Benaco (negli anni Cinquanta, in certe annate fortunate, se ne pescavano addirittura 200 quintali) ed oggi in pericolo di estinzione, è finito nelle reti posizionate dai Frans di fronte alla Centrale idroelettrica di Gargnano, a circa 160 metri di profondità.
Non è un record, dicevamo. Si ricorda ad esempio un carpione di 3,6 chili finito nelle reti di Agostino Tonoli, detto Bertino, nel febbraio 2001 al Prà de la Fam, a Tignale (la foto è stata recentemente pubblicata nel libro «Pescatori del Garda bresciano» di Bruno Festa). Ma è comunque un fatto straordinario.
Il carpione è già stato preso in consegna da Domenico Collini, titolare del ristorante trattoria Al Marinaio di Bogliaco. «Basterà per 7-8 persone», dice il ristoratore. Una bella tavolata, insomma, che avrà il privilegio di gustare le carni morbide e saporitissime di questa specie che nei secoli è stata apprezzata da gourmet e grandi uomini, che facevano vanto di tale opportunità. Le cronache narrano che l'imperatore Federico III d'Austria ne pretendeva ogni giorno sulla sua mensa.
Il poeta romantico Heinrich Heine scrisse: «Restare senza carpioni è una grande disgrazia, la più grande dopo quella di perdere la coccarda nazionale».
Simone Bottura
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