Il saluto di Nuvolera al cavatore Valerio Sgotti
Il funerale era fissato per le 16.30 di martedì nella parrocchiale, ma già un’ora prima davanti alla casa di Valerio Sgotti la gente di Nuvolera ha cominciato a radunarsi in buon numero. Poi quando la banda musicale «Giuseppe Sgotti» si è posta davanti al carro funebre per accompagnare il feretro in chiesa, via Sorzana si è riempita. Tantissima gente al seguito. Tutti i colleghi, gli amici, i conoscenti hanno voluto accompagnare Valerio nel suo ultimo viaggio.
Dietro la bara i tre figli, Luciana, Sergio e Maria Rosa, mentre la moglie Anna è stata accompagnata in chiesa alcuni minuti prima. Tutta la popolazione ha voluto esprimere ad una famiglia straziata il proprio cordoglio, testimoniando il dolore profondo che l’ha colpita per la perdita di Valerio, un marito e padre premuroso, un lavoratore, una buona e brava persona.
In particolare i colleghi di Valerio hanno dimostrato la grande solidarietà che li unisce in una sorta di fratellanza, figlia della fatica, del duro lavoro, della consapevolezza del pericolo che incombe su di loro in ogni momento.
Dopo la messa funebre in chiesa, il corteo ha poi raggiunto il cimitero, passando tra due ali di bambini del Grest davanti all’oratorio, bambini composti, seri: anche si respirava un’aria piena di dolore e tristezza.
Giuliano Maggini
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