Garda

Il Pelèr affonda quindici barche nel Basso Garda

Il vento che spira da nord s’è scatenato sulle imbarcazioni ormeggiate fuori dai porti. Danni per 2-300mila euro
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Una burrasca di Pelèr, l’altra notte, ha fatto disastri nelle acque meridionali del Garda: sono infatti una quindicina le imbarcazioni, fra motoscafi, gommoni e barche a vela, che sono state scaraventate dal vento gardesano anche a chilometri di distanza. Oppure rovesciate, affondate, sospinte fra i canneti. Un’imbarcazione, ieri mattina, è stata trovata addirittura sugli scogli del porticciolo della Zattera di Rivoltella. I danni, secondo le prime stime, ammonterebbero a 2-300mila euro.

Il Pelèr ha fatto disastri soprattutto in località San Francesco, al confine fra Desenzano e Sirmione.

Le imbarcazioni sono per lo più di proprietà di turisti in vacanza sul lago ormeggiate all’esterno dei porti demaniali. Tra queste, un motoscafo da circa 70mila euro.

Il Pelèr, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio meteo di Desenzano diretto dal prof. Gianfranco Bertazzi, soffiava a 74 chilometri orari. Si tratta di un vento di tramontana perché arriva da nord e ha un’intensità fra i 20 e i 30 nodi. 

«Si alza rapidamente- spiega Alessandro Pennaccini, che con i battelli spazzini Pelikan si occupa della pulizia del lago -. Proprio al Pelèr e sempre in agosto sono collegate tutte le principali disgrazie avvenute sul Garda. Stavolta è andata relativamente bene: il vento si è levato di notte ed i diportisti erano già tutti rientrati. Ma attenzione, agosto è un mese a rischio e chi si avventura in barca su lago deve prestare molta attenzione. In pochi minuti il Pelèr è capace di trasformare il Garda in un inferno».

 

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