Il mito di Agello rivive in cielo e sull'acqua
Vele e eliche unite. Per rinnovare il mito di Agello che sul suo idrovolante 80 anni fa stabilì un record ancora imbattuto.
Aereovela, emozioni tra cielo e acqua
AA
L'acqua e l'aria. Il lago e il cielo. L’aereo e la vela. Tutto per rievocare un mito fatto di velocità, e appunto aria e acqua. Quello che 80 anni fa vide il maresciallo Francesco Agello stabilire il record di velocità su idrovolante ( 709,209 km/h) sfrecciando con il suo Macchi-Castoldi M.C. 72 dall'idroscalo di Rivoltella al traguardo posto sulla Rocca di Manerba (23 ottobre 1934).
Sono stati i piloti dell’Aeroclub Brescia e i velisti della Lega navale di Desenzano a farlo rivivere nel primo “Aereovela”. Se sabato a Montichiari a guidare le operazioni sono stati i piloti, con i velisti a fare da navigatori, domenica i ruoli si sono invertiti: i dodici equipaggi si sono divisi su quattro Dolphin 81 (Elegant, Farfallona, Ecoval e Yokohama), per solcare le acque del Benaco sfidandosi in una regata. Tre le boe in acqua, con un doppio giro da compiere oltrepassando la prima in bolina, la seconda di traverso e l’ultima con il vento in poppa.
I punti ottenuti, contando il tempo secco di navigazione, si sono sommati a quelli ottenuti sabato in volo, tenendo conto di altezza mantenuta, velocità e individuazione di sette lettere sparse sul Basso Garda, a formare l’acronimo Rsv-Av-Fa (Reparto sperimentale volo Alta Velocità Francesco Agello). Non è stata una competizione vera e propria, ma ieri pomeriggio – nella sede della Lega a Desenzano – sono comunque state consegnate le coppe ai primi classificati: ha vinto l’equipaggio Gallina (velista)-Zanoni (pilota), seguiti da Bianchi-Codenotti e Russo-Lizzeri.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Condividi l'articolo
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato