Il Collettivo: «Non si vende la Spiaggia d’oro»
L’avevano detto, l’hanno fatto: è cominciata l’azione di denuncia e protesta che il Collettivo gardesano autonomo aveva annunciato all’indomani dell’affidamento a un gestore privato dell’ex ristorante alla Spiaggia d’oro.
Un immobile particolarmente caro agli attivisti del Cga, che l’avevano occupato tra il 2015 e il 2016, e che è stato assegnato qualche mese fa a conclusione del settimo bando. Perché la protesta del Collettivo? Oggi come ai tempi dell’occupazione, gli attivisti vedono nell’immobile il luogo ideale per attività culturali e sociali. E domenica hanno ribadito la loro posizione battendo il centro storico di Desenzano, facendo volantinaggio e proponendo pure una sagoma del sindaco Guido Malinverno, e una dell’assessore al Patrimonio Pietro Avanzi: «La maggioranza smentisce quanto dichiarato nel programma elettorale - fanno sapere gli attivisti -. L’immobile potrebbe essere uno spazio per attività culturali di cui a Desenzano si sente l’esigenza.
In alternativa, sul piano economico, la struttura potrebbe essere gestita direttamente dal Comune. Ricordiamo infatti che ci sono altri immobili comunali, dall’ex ragioneria all’ex scuola di San Martino, che da tempo segnaliamo. Peccato che pure questi siano in vendita». L’azione di denuncia non è stata che un primo passo: gli attivisti annunciano che continueranno a opporsi alla privatizzazione degli spazi pubblici.
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