I ristoranti latitano, la Notte Fondente di Gardone si deve arrendere
Doveva essere l’edizione della ripartenza, invece salta tutto per mancanza di personale stagionale nei ristoranti. La Notte Fondente, evento clou dell’estate di Gardone Riviera che sarebbe dovuto tornare dopo due anni di stop per la pandemia, non si farà.
Il motivo? «Mancano i lavoratori stagionali e i ristoranti non hanno personale a sufficienza per partecipare», dice il vicesindaco e assessore al turismo Giampiero Seresina. La resa della cena itinerante che dal 2010 faceva di Gardone Sopra, per una lunga serata gourmet, la capitale del cioccolato italiano (la peculiarità dell’evento sta nell’utilizzo del cacao e del cioccolato in ogni piatto proposto, anche in quelli salati), è emblematica della situazione in cui si trovano molte attività turistiche gardesane, in sofferenza per una penuria mai vista prima di lavoratori stagionali.
È un problema che assilla tutti, hotel, bar, pizzerie e ristoranti. Tanto che questi ultimi, alle prese con brigate ridotte all’osso in piena stagione turistica, hanno declinato in massa l’invito dell’ideatore della Notte Fondente Marco Zuanelli, «El Pastisèr», noto sul lago e non solo per le creazioni dolciarie della sua pasticceria di Salò, e del responsabile food dell’evento, lo chef Carlo Bresciani. Rinvio forzato. Se fino al 2019 i ristoranti facevamo a gara per garantirsi una vetrina in quella che nel giro di dieci anni era diventata una delle rassegne gastronomiche cult dell’estate, questa volta hanno dovuto rinunciare.
Sul percorso della Notte Fondente si gustavano le proposte di 24 ristoranti, quest’anno le adesioni si sono fermate a quattro. «So bene - spiega Zuanelli - che i colleghi ristoratori stanno affrontando un momento difficile, non ce la siamo sentita di insistere e neppure di proporre un’edizione approssimativa, anche per rispetto del pubblico. Ci riproveremo nel 2023».
Così, dopo due edizioni annullate per colpa del Covid, la notte più golosa dell’estate si arrende alla carenza di manodopera stagionale che sta colpendo il settore turistico in modo drammatico, tra attività costrette a ridurre i tavoli e locali che chiudono perché non si riescono ad organizzare i turni.
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