«Ho ucciso Francesca, mi dispiace, ma tutti possono sbagliare»
«Sono stato io a commettere il reato e mi dispiace per quello che è successo. Tutti fanno cazzate, i giargianesi vengono in Italia e ne fanno tante. Io ho fatto questa che è la prima e l’ultima».
È la dichiarazione spontanea rilasciata prima dell’inizio dell’udienza da Andrea Pavarini, il 32enne che un anno fa a Bedizzole violentò e uccise a calci e pugni Francesca Fantoni, 39enne del paese affetta da un ritardo cognitivo che poi abbandonò dietro ad un cespuglio nel parco pubblico del paese.
Durante l’udienza, anche il racconto choc di Elisa Fantoni, sorella della vittima. «Ad aprile 2019, sei mesi prima dell’omicidio di mia sorella, Andrea Pavarini, il suo assassino, tentò di abbassarsi i pantaloni davanti a me con l’intenzione di avere un rapporto sessuale.Pavarini si era presentato a casa mia dicendo di essere il fidanzato di Francesca e che avrebbe voluto avere un figlio da lei. Vedendo che non gli davo corda, diventò più aggressivo fino a quando tentò di calarsi i pantaloni dicendo che voleva avere un rapporto con me sul divano e sul tavolo. Riuscii a mandarlo via» ha spiegato in aula, sentita come testimone.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato