Grotte di Catullo magiche: luci e colori per le novità dei musei
Archeologia e arte contemporanea si fondono in un magico gioco di luci e suoni. È stata presentata ieri sera l’anteprima di «Stravaganze imperiali», la mostra-evento multimediale creata da Mai Museum che per i prossimi due mesi, dal 2 giugno al 30 luglio, abiterà le Grotte di Catullo di Sirmione. Tunnel di luce, fumo colorato e sfere giganti luminose si alternano a tubi a led con le sembianze di un serpente, fino ad arrivare al trittico di David La Chapelle e all’installazione sonora dedicata al poeta latino Catullo.
Tanti visitatori
L’evento alle Grotte è il fiore all’occhiello delle tante novità presentate ieri dalla Direzione regionale Musei Lombardia, che coinvolgeranno i tre musei statali gardesani tra il 2022 e il 2023. «I visitatori sono tornati - esordisce il direttore Emanuela Daffra - con numeri molto vicini al 2019». Alla fine di aprile erano 3.353 i biglietti staccati alla villa romana di Desenzano, 25.258 al castello di Sirmione e 30.406 alle Grotte.
«Non ci interessa solo la quantità - assicura però Daffra -, ma i nostri obiettivi sono la tutela, la conoscenza e la qualità della visita. La scelta, anche in vista di Brescia e Bergamo Capitali della Cultura, è di investire sulle infrastrutture, in modo da rendere ancora più adeguati questi siti».
Investimenti
È così che alla villa di Desenzano verranno completamente rifatti le coperture e i percorsi di visita: «Si tratta di un progetto molto costoso - annuncia Daffra -, tra i 5 e i 6 milioni di euro. Il progetto definitivo prevede un’unica copertura piana, ricoperta da un manto erboso che ripropone dall’alto il profilo delle rovine sottostanti. I lavori dovrebbero partire a inizio 2023».
Al castello di Sirmione, invece, si punterà a completare il restauro dei prospetti. «Rifaremo anche la biglietteria - aggiunge il direttore dei Musei -, un deposito bagagli e un piccolo bookshop. Inoltre, nel 2023, realizzeremo un’installazione site-specific in collaborazione con il nuovissimo Museo di Arte Digitale di Milano». Alle Grotte di Catullo, infine, oltre alla collaborazione con Mai Museum, sono in cantiere un ridisegno dei percorsi, nuovi scavi, ma anche lo studio dei frammenti di intonaco dipinto conservati nei depositi, «il più grosso giacimento di pittura romana dell’Italia Settentrionale» assicura Daffra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato