«Giuro!»: al Vittoriale la promessa di 280 militari
Probabilmente si sarebbe emozionato anche il padrone di casa, il poeta-soldato Gabriele d’Annunzio, quando nell’anfiteatro dannunziano è rimbombato il «Giuro!» urlato da 280 militari, tra cui 22 donne, dell’85° RAV, Reggimento Addestramento Volontari, uno dei tre reggimenti dell’Esercito Italiano, l’unico dell’area del Nord Italia.
Di certo è stata una grande emozione per i giurandi arruolati col 4° Blocco 2018, che dopo due mesi di addestramento nella Caserma «Giovanni Duca» di Verona, hanno vissuto al Vittoriale uno dei momenti più significativi della vita di un militare.
Così come per i bambini delle scuole elementari che hanno partecipato alla cerimonia e, ovviamente, per i parenti e gli amici dei giurandi, quasi 2mila persone giunte da tutta Italia. I 280 soldati, agli ordini del Comandante dell’85° RAV, colonnello Gianluca Ficca, hanno formulato nell’anfiteatro la promessa di fedeltà ai valori fondamentali a cui ogni militare è tenuto ad ispirarsi: senso del dovere, coraggio, lealtà, altruismo. «Bisogna pur dire che l’abito fa il monaco - scrisse d’Annunzio, dopo essersi arruolato tra i volontari allo scoppio del primo conflitto mondiale - e non il contrario. Con una rapidità incredibile, sotto l’uniforme si crea uno spirito nuovo».
Lo stesso spirito che ha pervaso i tanti giovani che hanno giurato al Vittoriale, al quale, tra l’altro, l’85° RAV ha recentemente donato l’affusto di cannone che scortò la salma del Vate durante i suoi funerali.
Il prossimo 23 maggio questi 280 soldati saranno inviati ai reperti operativi ed entreranno a far parte della grande famiglia dell’Esercito Italiano, di cui proprio oggi ricorre il 158° anniversario della costituzione.
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