Giordano Bruno Guerri: «Ministro della cultura? Magari presidente del Consiglio»

Il Ministero della cultura a Giordano Bruno Guerri? L’ipotesi si è profilata negli ultimi giorni di consultazioni finalizzate alla composizione del prossimo governo Meloni. Ma cosa pensa il diretto interessato? «Sono voci che girano: io sto benissimo qua». E, incalzato, chiude la questione con una battuta: «Ministro? Magari presidente del Consiglio, perché no? Vogliamo forse porci dei limiti?». Insomma il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani allontana con un’iperbole l’idea di un suo incarico a Roma. L’occasione per lo scambio di battute si è avuta oggi per la visita del presidente della Lombardia Attilio Fontana impegnato nel tour Aree Interne, dedicato a Valsabbia e Alto Garda.

Un passaggio, quello al Vittoriale, inevitabile per Guerri. «Non sono stupito affatto della visita del governatore questo è uno dei luogi di bellezza della Lombardia. Ma non solo, si tratta di un museo che funziona, si sostiene con i propri mezzi e addirittura guadagna. Per cui è un modello da tenere presente» dice ancora lo storico e scrittore. 

Alla giornata hanno preso parte, insieme al presidente di Regione, anche gli assessori regionali Stefano Bruno Galli (Cultura e Autonomia), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni) e Davide Caparini (Bilancio e Finanza). «Questi - ha detto il governatore - sono luoghi stupendi. Realtà da vivere di persona, perché uniche e ineguagliabili. Il Vittoriale, poi, è eccezionale, trasformato in un complesso monumentale fantastico».

«Regione Lombardia - ha proseguito Fontana - sta onorando questa realtà assegnando contributi per importanti interventi di restauro. E siamo ben felici di averlo fatto. Il Vittoriale degli Italiani ci insegna come la cultura possa esercitare una forte attrattiva. Ben vengano gli investimenti su questo settore, soprattutto se in grado di valorizzare aspetti storici o peculiarità uniche».