Gasolio nel lago, scatta l’allarme al ganfo Ghidina

Allarme gasolio nelle acque del ganfo Ghidina e del porto di Lugana, dove ieri si è verificato uno sversamento di carburante, sversamento che fortunatamente è stato contenuto e arginato in tempo.

A segnalare alle forze dell’ordine locali la macchia oleosa e fluorescente a pelo d’acqua è stata una cittadina sirmionese che, allertata da un forte odore di carburante avvertito in mattinata, ha poi notato inusitate sfumature arcobaleno nell’acqua e alcuni pesci morti che galleggiavano in superficie. Subito sono scattate le indagini della Polizia locale, che ha ritenuto opportuno far intervenire anche i tecnici dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), i Vigili del fuoco di Desenzano e Salò e gli esperti del Nucleo Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) di Brescia. Insieme a loro, le forze dell’ordine hanno cercato di risalire all’origine della perdita, mentre il battello spazzino di Garda Uno si è occupato di arginare lo sversamento nel lago e nel ganfo con sostanze disinquinanti. In seguito sono arrivati anche i tecnici dell’Ats di Brescia per eseguire dei campionamenti sull’acqua e sui pesci morti.

Dopo aver risalito la rete idrica tombino dopo tombino, la Locale, i tecnici e i Vigili del fuoco hanno scoperto che la fuoriuscita di gasolio proveniva da una vecchia cisterna interrata di una palazzina del Villaggio dei Fiori, che non era stata svuotata prima dell’allacciamento alla rete di distribuzione del gas. A causa delle forti piogge di questi giorni, il serbatoio avrebbe esondato, fortunatamente solo in piccola parte, poiché dal suo interno sono stati estratti ancora più di 1.000 litri di carburante.

Un episodio molto simile era già accaduto nel giugno del 2016, quando una fuoriuscita di gasolio si era riversata nelle acque del ganfo Riel: anche in quel caso la causa era stata attribuita alle forti piogge.