Garda

Gasolio a Porto Torchio, divieto di accesso al lago a Manerba

Il pericolo è scampato, ma i Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per ripulire acqua e scogli dopo lo sversamento domenica da una villetta
Lo skimmer nel lago per recuperare le ultime molecole inquinanti - Lo skimmer nel lago per recuperare le ultime molecole inquinanti
Lo skimmer nel lago per recuperare le ultime molecole inquinanti - Lo skimmer nel lago per recuperare le ultime molecole inquinanti
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Una lunga barriera gialla a chiudere il porto e tutto lo specchio d’acqua fino alla Punta del Rio. Un’altra lunga barriera, ma bianca e rossa, a indicare il divieto di accesso al lago e di avvicinamento ai Vigili del fuoco, che ieri sono tornati a lavorare al Torchio di Manerba del Garda: c’era da rimuovere quel po’ di gasolio ancora rimasto sul pelo dell’acqua o andatosi a infilare tra gli scogli verso la riva.

Perché se è vero che il grosso dell’operazione è stato compiuto già domenica, e per fortuna perché altrimenti i danni sarebbero stati incommensurabili, è altrettanto vero che anche la giornata di ieri è stata determinante per proseguire nella messa in sicurezza dell’ecosistema lacustre di quel tratto di lago.

L’allarme, lo ricordiamo, era scattato domenica mattina: la rottura di una cisterna di gasolio utilizzato per il riscaldamento da una villetta posta qualche centinaio di metri a monte del porto ha provocato uno sversamento a lago di dimensioni importanti. Sversamento prontamente contenuto dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Brescia con l’ausilio dei colleghi giunti da Trento, Riva e da Milano, del nucleo Nbcr, specialisti in questo genere di situazioni.

La messa in sicurezza

Intervento massiccio. I Vigili del fuoco all’opera ieri sul lago
Intervento massiccio. I Vigili del fuoco all’opera ieri sul lago

Ieri stesso film, ma tutt’altra aria. E non solo perché l’odore di gasolio praticamente non si avvertiva più, ma perché il pericolo poteva ormai dirsi scampato: tirate già domenica le barriere antinquinamento, piazzate le «panne assorbenti» per recuperare il liquido e messo in funzione in buona parte dell’area interessata lo skimmer che separa le molecole inquinate da quelle pulite, ieri si è semplicemente completata l’opera, andando a recuperare quel po’ di gasolio ancora rimasto in acqua. Lo skimmer è dunque di nuovo entrato in azione e i Vigili del fuoco hanno provveduto a ritirare le panne ormai impregnate avviandole al corretto smaltimento.

In riva al lago è stato posizionato un cassone dedicato allo scopo. Sospiro di sollievo, dunque, ma si è rischiato grosso: se il problema fosse stato sottovalutato, il gasolio si sarebbe espanso in un’area ben più vasta, con conseguenze inimmaginabili sull’ecosistema lacustre. Resta per ora in vigore l’ordinanza emessa domenica dal sindaco, Flaviano Mattiotti: in via precauzionale, continueranno per qualche giorno a essere vietati balneazione, navigazione e alaggio lungo tutto il tratto costiero interessato dallo sversamento, e dunque dall’imbocco del Porto Torchio fino alla Punta del Rio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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