Garda, la Guardia costiera ferma un motoscafo ad alta velocità che poi prende fuoco
È stato un mercoledì pomeriggio movimentato nelle acque del golfo di Salò, dove un equipaggio della Guardia Costiera ha avvistato un motoscafo con tre persone a bordo che stava procedendo ad alta velocità, oltre 25 nodi, quando il limite in questa zona del lago è fissato a 15 nodi. È il secondo episodio in 24 ore: ieri infatti sul lago d'Idro un turista è stato denunciato per velocità eccessiva alla guida di un motoscafo, poi sequestrato.
E proprio la zona del lago di Garda, dopo la tragica morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, è particolarmente sensibile al tema: qui sono infatti stati ridotti i limiti di velocità e da qui è partita la richiesta di una legge che introduca l'omicidio nautico.
Quello che sembrava un normale intervento di polizia lacustre si è trasformato in un’operazione di soccorso. Raggiunto e fermato il natante, i militari si sono infatti accorti che dal vano motore stava uscendo fumo per un principio d’incendio. Preoccupati per una possibile esplosione a bordo, i militari hanno provveduto a trasbordare in tutta fretta i tre diportisti, caricandoli sul gommone della Guardia Costiera per poi allontanarsi dal natante in panne.
Sul posto anche la squadra nautica dei Vigili del Fuoco di Salò, che ha provveduto a spegnere il principio d’incendio sul mezzo in avaria, poi rimorchiato fino al porto di Portese per le verifiche del caso. Al titolare del motoscafo è stata elevata una sanzione amministrativa per violazione dei limiti di velocità. Ricordiamo che un’ordinanza del Comune di Salò ha infatti introdotto, dal primo giugno al 15 ottobre, limiti più restrittivi per la navigazione privata nel golfo, dove è possibile procedere ad una velocità massima di 15 nodi in orario diurno e di 5 in orario notturno.
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