Garda

Frana di Tremosine, allarme per la fogna nel lago

Danni al depuratore, Acque Bresciane ha chiesto un tavolo tecnico. Intanto ha riaperto la Tignalga
FRANA, RISCHIO DISASTRO AMBIENTALE
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Le conseguenze della frana di Tremosine di sabato pomeriggio non smettono di preoccupare. Sono infatti stati danneggiati in parte il depuratore di Limone-Tremosine e l’ultimo tratto del collettamento fognario, che sta quindi scaricando parzialmente i liquami direttamente nel lago di Garda.

La frana ha infatti colpito una parte dei macchinari, che si trovano all’interno della galleria del depuratore, e l’ultimo tratto della fognatura che attualmente - spiegano dal gestore Acque Bresciane - è come se si fosse sdoppiata: un lato funziona correttamente, l’altro è invece rotto e sversa a lago.

I tecnici del gestore Acque Bresciane hanno subito potuto constatare i danni insieme ai Vigili del fuoco, ma finché non l’area non sarà messa in sicurezza non potranno procedere alla riparazione.

Per questo ieri Acque Bresciane ha inviato una lettera a Comune, Provincia di Brescia, Prefettura e Arpa chiedendo con urgenza la convocazione di un tavolo tecnico per capire come procedere. In più, gli scarichi hanno bisogno di un’autorizzazione, nonostante il danno attuale sia evidentemente dovuto a cause di forza maggiore. Per questo, fanno sapere da Acque Bresciane, serve sapere innanzitutto sapere quando si potrà entrare nella galleria per sistemare gli impianti. Dopodiché, quando la zona sarà sicura, si metterà mano al tratto del collettamento fognario danneggiato.

Nel frattempo è stata riaperta stamattina con senso unico alternato la strada Tignalga, il tratto di Sp 38 che collega Tremosine con Tignale, chiuso dalla fine di ottobre per uno smottamento provocato dal maltempo. Non si hanno invece ancora aggiornamenti sulla Strada della Forra, chiusa da sabato dopo la frana su disposizione della Provincia

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