Flash mob di Si-Verdi a Salò: «Più risorse per la sanità pubblica»

L’ospedale di Salò, di fatto in dismissione, è emblema di una sanità sempre più privatizzata. A sceglierlo come sfondo del flash mob di oggi pomeriggio per ribadire che «la spesa sanitaria va riequilibrata a favore del pubblico» sono stati Cristiana Manenti e Dario Balotta, candidati al Senato per queste elezioni politiche nella lista Si-Verdi.
Lo svuotamento dell’ospedale salodiano è diventato il simbolo, dicono, «della strisciante privatizzazione della sanità privata in Lombardia: sono stati chiusi gli ospedali di Gargnano e Fasano, sono cresciute le cliniche private». Manenti e Balotta snocciolano i dati: «Brescia è la prima città lombarda ad avere più posti letto privati che pubblici: sui 3034 totali, sono ben 1740 quelli accreditati in 5 strutture cittadine mentre sono solo 1294 quelli pubblici».
Per Si-Verdi «va fermata la concorrenza sleale dei privati».
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