Garda

«Fine settimana all'Ecomuseo»: visite gratuite tra storia e tradizioni della Valvestino

Tra storia, cultura e tradizioni: un'iniziativa di Ecomuseo della Valvestino, disponibile nei weekend fino all'11 settembre
L'antica segheria veneziana in valle da Gargnano, in località Cola - © www.giornaledibrescia.it
L'antica segheria veneziana in valle da Gargnano, in località Cola - © www.giornaledibrescia.it
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Storia, cultura e tradizioni della Valvestino, l’area montana e selvaggia del Parco Alto Garda Bresciano, si svelano al pubblico grazie ai «Fine settimana all’Ecomuseo». L’iniziativa è appunto dell’Ecomuseo della Valvestino, istituzione che assicura, con il coinvolgimento della popolazione, la promozione di un territorio unico nelle sue caratteristiche morfologiche, storiche ed antropologiche, attraverso la tutela e la valorizzazione dei suoi elementi peculiari, dall’ambiente alla storia, dai manufatti edilizi storici alle usanze di una volta.

In questa valle alpina situata a pochi chilometri dalla riviera gardesana troviamo alcuni musei che custodiscono un patrimonio di conoscenze che si tramandano di generazione in generazione e che, fino all’11 settembre, proporranno aperture gratuite nel weekend.

Storia e tradizione

A Cima Rest, borgo di Magasa, c’è il Museo etnografico, un luogo della memoria che racconta la storia e le tradizioni che hanno plasmato il territorio (apertura: sabato 19-20 e domenica 10-12.30). A Turano ecco il museo del Mulino ad acqua, dove un tempo i valligiani macinavano granoturco (formentù), frumento (grà) e orzo (ors) ottenuti con fatica lavorando lungo i pendii della valle. Al suo interno conserva ancora le macine originali (apertura la domenica dalle 15 alle 17.30). Lungo la strada che sale in valle da Gargnano, in località Cola, proprio in fregio al torrente Toscolano, c’è l’antica Segheria Veneziana, recentemente restaurata da Ersaf. Risale al 1913 e in origine segava il legname per ricavarne tavole e travi mediante una sega attivata dall’energia generata da una ruota idraulica verticale alimentata dall’acqua incanalata dal vicino torrente (apertura la domenica dalle 15 alle 17.30).

Natura

A Moerna, allestito nell’ex caseificio sociale, c’è il Museo «Don Pietro Porta», dedicato alle meraviglie botaniche della Valvestino, territorio in cui vegetano erbe uniche al mondo. Qui si possono ammirare i preziosi reperti raccolti da don Porta, illustre botanico, più di cento anni fa (apertura il sabato dalle 14 alle 15.30). Nel vecchio caseificio turnario del borgo di Persone, costruito nel 1913 e rimasto in servizio fino al 1998, c’è infine il Museo del Latte, con gli oggetti e gli strumenti originali utilizzati dai casari. Qui gli allevatori della valle portavano quotidianamente il latte prodotto dalle proprie vacche e avevano il «diritto di turno», ossia di fare il formaggio in proporzione al latte fornito (apertura il sabato dalle 15.30 alle 16.30). Tutte le info su visitvalvestino.it.

I borghi

La valle può essere scoperta anche visitando i suoi borghi, i cinque del Comune di Valvestino (Bollone, il capoluogo Turano, Persone, Armo e Moerna) e i due di Magasa, il capoluogo che dà il nome al Comune e la minuscola frazione di Cadria. Questo territorio offre, con la possibilità di varie escursioni in ambiente montano, anche l’opportunità di intraprendere interessanti itinerari artistico-religiosi tra le chiesette disseminate nella valle. È un viaggio suggestivo alla scoperta di luoghi e tradizioni, testimonianze di fede e attaccamento alla terra della gente che vive la montagna gardesana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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