Garda

Ex Ragioneria ed ex Ipc: vendita per il castello

Il Comune punta a incassare, per entrambi gli immobili, quattro milioni
L’Amministrazione comunale mette in vendita le scuole - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’Amministrazione comunale mette in vendita le scuole - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si vendono ex Ragioneria ed ex Ipc e con il ricavato si riqualifica il castello: questa, al momento, l’intenzione dell’Amministrazione comunale, che ha da poco pubblicato il bando per la vendita dei due centralissimi immobili.

Un bando da quattro milioni di euro: «Nonostante tre tentativi di vendita andati a vuoto - spiega l’assessore al Bilancio Pietro Avanzi - abbiamo deciso di riprovarci perché abbiamo dei progetti e serve liquidità. La precedente valutazione era fuori mercato: 4,8 milioni di euro per la sola Ragioneria, mentre l’ex Ipc è stato valutato 1,5 milioni di euro. Noi abbiamo rifatto la valutazione e pensato ad un pacchetto unico: quattro milioni complessivi per i due stabili. Non lo regaliamo, ma si tratta di un prezzo molto appetibile: siamo sotto i mille euro al metro quadrato per due strutture in centro e, dall’ultimo piano, con una vista lago stupenda».

Strutture che insieme valgono 4.324 metri quadrati e 16.858 metri cubi. A rendere ghiotto l’affare potrebbe essere anche la possibilità di dilazionare il pagamento: un milione all’aggiudicazione, un milione al primo giugno 2020, il saldo esattamente un anno dopo. E nel frattempo l’acquirente potrebbe procedere con la progettazione.

Per presentare domanda c’è tempo fino al 30 maggio. Andrà in porto? «Non è detto perché la crisi ancora morde, ma il prezzo è più che onesto». L’eventuale acquirente potrà realizzarvi soluzioni abitative e uffici, ma non è categoricamente esclusa nemmeno la destinazione alberghiera: «Si discuterà eventualmente con l’Amministrazione».

Gli uffici comunali che attualmente sono ospitati negli immobili saranno trasferiti, forse a palazzo Todeschini, «ma avremo tempo per organizzarci e valutare». E se davvero andasse in porto, «stiamo valutando di destinare l’introito al castello: al momento la nostra idea è questa. I quattro milioni non basteranno, ma con gli oneri che entreranno e l’accensione di un mutuo vedremo di definirne la riqualificazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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