Garda

Esami facili a Messina, un arresto a Desenzano

Salvatore D'Arrigo è una delle quattre persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della Dia di Catania.
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Ci sono anche un ex consigliere provinciale, Santo Dino Galati Rando, e un docente di Statistica e matematica al dipartimento di Scienze economiche, Marcello Caratozzolo, tra i destinatari di provvedimenti restrittivi nell’ambito dell’inchiesta Campus su esami «facili» all’università di Messina. La Dia di Catania ha eseguito, nei loro confronti, un’ordinanza agli arresti domiciliari. A entrambi è contestata l’associazione per delinquere, corruzione, millantato credito e voto di scambio.

Gli altri destinatari di provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip di Messina ed eseguiti dalla Dia di Catania, sono Domenico Antonino Montagnese, già indagato nell’inchiesta Panta Rei, al quale è contestato anche un caso di usura e tentativo di estorsione e l’aggravante del metodo mafioso, e Salvatore D’Arrigo, bloccato a Desenzano e trasferito in carcere a Brescia. Nell’inchiesta Campus, coordinata dal procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, dall’aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto della Dda Liliana Todaro, sono indagate altre tre persone. Per due di loro è stato disposto l’obbligo di firma.

Nell’ambito delle indagini, che si sono avvalse di intercettazioni ambientali e telefoniche e anche di pedinamenti, è emerso anche «il reciproco scambio di favori tra sodali, culminato, col riferimento al voto di scambio, nel sostegno politico offerto a Santo Galati Rando alle elezioni alle Regionali in Sicilia del 28 ottobre del 2012». Secondo l’accusa sarebbero state «barattate preferenze elettorali con idoneità scolastiche garantite attraverso scuole private».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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