Emergenza alghe, stop ai bagni nel Garda
Divieto di balneazione per la presenza di alghe maleodoranti nelle acque del Benaco.
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«Sì, puzza», le testimonianze si moltiplicano. Acqua marrone e odore insopportabile nell’aria: gli abitanti dei Comuni fra Desenzano e San Felice sono preoccupati per il disagio provocato dal Garda in questi giorni. Ma c'è di più: l'emergenza ha portato al divieto di balneazione.
L’ordinanza è arrivata dall’Asl di Brescia che ha suggerito la misura a scopi cautelativi. Da qualche giorno, infatti, le acque del lago si sono intorpidite. Sono partite subito le verifiche nei paesi della costa (Desenzano, Padenghe, Moniga, Manerba e San Felice) e si è scoperto il colpevole di questa situazione: un’alga. Con ogni probabilità è marcita e salita a galla dopo aver fiorito sul fondo, complici l’inverno mite e le temperature elevate di questo periodo. Raggiunta la superficie, l’alga ha attirato le attenzioni di tutti emanando odori davvero sgradevoli. Il timore era che tutto questo fosse colpa dell’uomo, invece il problema è stato causato da fenomeni naturali.
«Basterebbe un temporale per ripulire il tutto. In questi giorni le nostre spiagge non hanno di certo offerto il loro aspetto migliore» spiega Paolo Simoni, presidente dell’Unione dei Comuni della Valtenesi.
Il biglietto da visita mostrato dal Garda ai primi turisti non è stato entusiasmante. All'inizio di giugno dello scorso anno le acque del lago erano state inquinate da liquami, per la rottura di una vasca contenente reflui zootecnici. Adesso è la volta dell’alga, una brutta tegola in vista della stagione estiva.
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