Ecco la foto più antica di Salò: è datata «1875 circa»

Dalla sterminata collezione di Pierangelo Del Mancino spunta quella che, probabilmente, è la più antica fotografia conosciuta di Salò. Ritrae palazzo Martinengo di Barbarano, inquadrato dal lago, e, sul retro riporta il nome dell’autore, Vincenzo Craveriff, e la dicitura «stampa stereoscopica albuminata».
È quest’ultima indicazione a far sospettare a Del Mancino che la fotografia in questione possa essere antecedente a quella che, finora, era considerata la più antica foto scattata a Salò, una veduta della città datata 1880. La foto di Craveriff sul retro riporta la datazione «1875 circa», ma potrebbe essere addirittura antecedente.
«Alcuni esperti a cui l’ho mostrata - dice Del Mancino - la datano attorno al 1860, periodo in cui si utilizzava quel particolare sistema di stampa indicato sul retro della foto. Commissionerò altre verifiche per giungere ad una datazione certa. E se le prime indicazioni saranno confermate, potremmo esporla al pubblico».
L’immagine era in possesso del collezionista salodiano da tempo, ma Del Mancino l’aveva relegata nel faldone delle fotografie di scarso interesse: non è certo delle più belle, è comprensibilmente sfuocata, intorbidita dal tempo. Poi, qualche giorno fa, riordinando la sua colossale collezione, Del Mancino ha notato la scritta «stampa stereoscopica albuminata» sul retro della fotografia e ha voluto approfondire la questione. «Non c’è ancora nulla di certo - conclude il collezionista -, ma tutto fa pensare che questa possa davvero essere la più antica foto conosciuta di Salò».
Potrebbe insomma diventare il pezzo pregiato della collezione di immagini salodiane di Del Mancino, una straordinaria raccolta suddivisa in 150 sezioni tematiche e 17 sottosezioni per un totale di 8.370 immagini tra cartoline, fotografie, documenti postali, stampe e materiale pubblicitario. Un patrimonio interamente digitalizzato che Del Mancino mette volentieri a disposizione di studenti per ricerche scolastiche o tesi di laurea. L’archivio è consultato anche da professionisti del settore urbanistico che intendono progettare ristrutturazioni storicamente fedeli.
Un’occasione per vedere alcune delle fotografie di Del Mancino è inoltre la mostra «Immagini ritrovate», allestita in questi giorni nelle Salette Vantini, in municipio, e visitabile fino a domenica. Affianca la mostra il catalogo con testi di Flavio Casali, oggetto di culto per gli appassionati della foto color seppia.
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