Ecco il doppio depuratore: si parte con l’impianto di Gavardo
Il progetto non cambia. Ma compensazioni ambientali e piani di valorizzazione territoriale potranno forse attenuare qualche mal di pancia.
La tutela delle chiare, fresche e dolci acque del Garda passa da due nuovi depuratori: il primo, quello più urgente, a Gavardo, per i comuni dell’alto lato, impianto che consentirà di eliminare la condotta sublacuale che sta ormai mostrando pericolosi degnali di degrado; il secondo, in una seconda fase, ampliando l’attuale depuratore di Montichiari.
Saranno depuratori di ultima generazione che non arrecheranno problemi al Chiese, dove scaricheranno le loro acque, assicurano i tecnici. Anzi, la loro presenza potrà garantire la portata minima del fiume anche nei mesi di maggiore siccità.
L’attuale schema progettuale nasce nel 2012. Solo che rispetto all’ipotesi di allora (Visano), non più percorribile, si è deciso di sdoppirare la soluzione. In sostanza un lotto nord, a Gavardo, i cui lavori partiranno nel 2020, in grado di servire fino a 100mila abitanti equivalenti, e un lotto sud, a Montichiari, per 140mila abitanti.
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