Garda

Duello aereo del ’44, a caccia di memorie per trovare i velivoli

L’associazione Xplora sta portando avanti una campagna e cerca testimonianze di allora
Diavolo rosso. Un’immagine di Tiberio Biasi, disperso nel ’44
Diavolo rosso. Un’immagine di Tiberio Biasi, disperso nel ’44
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Xplora cerca testimoni del combattimento aereo del 19 luglio 1944: due aerei precipitarono in zona Centenaro, i piloti si salvarono, ma dei due velivoli non è rimasta traccia alcuna. Riportare alla luce pagine di storia: è questa la mission dell’associazione presieduta da Armando Bellelli che, con Air Crash Po, sta portando avanti una vera e propria campagna non solo a Lonato, ma un po’ in tutta la zona. Zona, peraltro, che offre molti spunti: «Sui cieli di Desenzano e del basso Garda in generale si registrarono diverse battaglie aeree: è nota quella del 31 ottobre 1944 tra Desenzano e Pozzolengo, in cui caddero almeno due velivoli ancora da ritrovare, così come disperso è il pilota di uno di questi, il "diavolo rosso" Tiberio Biasi. Altrettanto conosciuto è il combattimento aereo del 19 aprile 1945 - conferma Bellelli -, l’ultima operazione della Repubblica sociale italiana. Nei diari del segretario comunale di Lonato dell’epoca, Giovanni Rovida, si narra poi di un’altra battaglia nei cieli lonatesi: 19 luglio 1944».

Ne narrano, tra l’altro, anche Morando Perini, Damiano Scalvini e Carlo Susara nel primo volume di «Poi scese la notte» (il secondo è in uscita tra qualche mese): «È avvenuto nei cieli tra il casello dell’autostrada e l’abitato di Lonato ed è stato uno scontro tra caccia americani, intervenuti per proteggere i bombardieri statunitensi, e quelli tedeschi. Sono molte le testimonianze che abbiamo raccolto - sottolinea Perini -, ma il crash point, a Centenaro, ancora non è stato identificato». Ecco perché Bellelli è al lavoro per trovare nuovi testimoni, che ricordino dove siano precipitati gli aerei e, magari, trovarli davvero: «Sappiamo per certo che lì sia caduto qualcosa. All’inizio pensavamo ad un caccia italiano precipitato nel 1945, ma sia il diario di Rovida, sia i documenti raccolti da Perini, Scalvini e Susara mostrano che invece si tratta di velivoli tedeschi».

Se qualche lonatese di buona memoria ne sa qualcosa, si faccia avanti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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